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domenica 26 aprile 2015

Beauty routine intorno al mondo

Beauty in viaggio: segreti di bellezza intorno al mondo

 

Le tradizioni e i trucchi di dieci Paesi diversi per ottenere capelli e pelle perfetti

Quando si parla di beauty routine ogni cultura e ogni Paese ha le sue tradizioni, come avviene con il cibo e con le altre usanze che costituiscono il patrimonio unico di ogni popolo. I capelli lunghi e lucenti tipiche delle donne orientali, l’incarnato olivastro sempre luminoso delle greche o i ricci perfetti delle donne di colore: ogni segreto ha alle spalle non solo patrimonio genetico, ma anche ricette di bellezza uniche che si tramandano da secoli.
Per scoprire i segreti di donne tanto diverse, partite con noi per un piccolo viaggio alla scoperta delle abitudini beauty nel mondo.
Australia
Le donne aborigene australiane utilizzavano un metodo antismagliature tuttora utilizzato dalle australiane che sfoggiano sempre corpi e pelle a prova di bikini: l’estratto di achillea, noto per le sue proprietà idratanti, antiossidanti e antinfiammatorie. Controllate le etichette dei prodotti che lo contengono, oppure cercatelo in farmacia e mescolatelo all’olio di mandorle per un effetto elasticizzante straordinario.
Cile
L’uva rossa è utilizzata nel Paese latinoamericano per assicurarsi una carnagione e una pelle luminose. Basta pestare qualche acino in una bacinella, aggiungere due cucchiaini di farina bianca e mescolare fino a ottenere un composto da tenere in posa sul viso per dieci minuti. Semplice e veloce, garantisce un effetto liftante e illuminante.
Repubblica Dominicana
Shalini Vadhera, make up artist di celebrities, ha spiegato che le dominicane hanno un segreto per unghie davvero forti e incredibilmente resistenti, che non si spezzano: l’aglio. Basta triturarlo finemente e aggiungerlo a un flaconcino di smalto trasparente, per poi lasciarlo a macerare dieci giorni. L’odore sgradevole andrà via dalle mani, e l’aglio è un indurente naturale oltre che antinfiammatorio.
Egitto
Il segreto di Cleopatra per una pelle splendida era il bagno nel latte. Oggi per ricrearlo a casa bastano due cucchiai di latte in polvere: secondo Vadhera sono sufficienti per ottenere un effetto Spa direttamente in casa, per nutrire la pelle e rinforzarne le difese.
Francia
Le donne francesi sono attentissime alla loro beauty routine. Shannon Gallogly, una delle più conosciute estetiste, proprietaria dei beauty brand Declor e Carita, raccomanda una ricetta che da sola assicura l’effetto di un trattamento viso in salone: basta pestare ciliegie e melograno per ottenere un composto da applicare sul viso per 5 minuti per riossigenare la pelle e attenuare le rughe d’espressione grazie all’elevato contenuto di antiossidanti.
Grecia
Macrene Alexiades, dermatologa newyorchese, raccomanda di seguire la dieta mediterranea tipica della Grecia e del nostro Paese. Il consumo di pesce garantisce gli Omega 3 e 6 fondamentali per mantenerci in salute e l’utilizzo dell’olio al posto del burro è secondo l’esperta un accorgimento che fa davvero la differenza su pelle e capelli.
Israele
Proprietaria della Cygalle Healing Spa di New York, Cygalle Dias è israeliana e raccomanda l’utilizzo del sale marino. “Quando nuotiamo in mare, il nostro corpo si libera dalle tossine, specialmente nel Mar Morto”. Per ottenere l’effetto detossinante e un portentoso peeling a casa, ecco la sua ricetta: mezza tazza di sale, mezza di olio (di mandorla, cocco, o d’oliva) e 10 gocce di olio essenziale di lavanda. Massaggiando il composto sulla pelle asciutta prima della doccia, rinnoverete e stimolerete il turnover cellulare.
Giappone
Il segreto delle giapponesi per capelli luminosi e lunghissimi sono le alghe, ricche di iodio essenziale per la crescita dei capelli. Elevate sono anche le quantità di zinco, selenio e ferro, che garantiscono un effetto rinforzante e nutriente che garantisce una chioma sana e folta. Usata di solito per avvolgere i rotolini di sushi, si possono utilizzare per avvolgere le verdure o per insaporire il riso. Si trovano online o in erboristeria.
Spagna
Mezza tazza di succo di ribes e mezza di acqua come risciacquo finale sui capelli sono il segreto delle spagnole per ottenere lucentezza e brillantezza sui capelli scuri. Nel caso di capelli biondi, basterà sostituire il succo di ribes con quello di limone, per scongiurare il rischio di riflessi rosa: il mix regala un effetto specchio che dura sui capelli fino a tre giorni.
Svezia
Petra Strand è una make up artist svedese che consiglia alle sue clienti un metodo efficace per pulire la pelle e fare il pieno di antiossidanti dopo il démaquillage, con una ricetta classica svedese: basta lasciare in infusione una bustina di tè verde per poi congelarla e formare cubetti di ghiaccio da passare sul viso come tonico, per migliorare il microcircolo e tonificare.

martedì 21 aprile 2015

Le posizioni migliori per dormire

Non solo un buon riposo: alcune posture assicurano anche sollievo da fastidi come mal di schiena o indigestione. Eccole

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Il Wall Street Journal, celebre quotidiano statunitense, è consapevole dell’importanza di un buon sonno. Non solo in termini di quantità, ma anche di qualità: ecco perché ha pensato bene di creare un’infografica ad hoc in cui sono mostrate e spiegate le posizioni migliori per dormire, rilassandosi e curando al tempo stesso i comuni malesseri e problemi fisici quali mal di testa, indigestione, mal di stomaco, e i sintomi tipici delle giornate stressanti e impegnative.
Secondo le ricerche raccolte dall’illustre quotidiano, la posizione migliore per combattere il mal di schiena è quella che prevede di dormire girati su un fianco con un cuscino tra le ginocchia; per contrastare invece reflusso e indigestione pare sia necessario tenere la testa più rialzata rispetto al corpo, con l’ausilio di più guanciali.
Ma non solo: se si russa troppo sarà sufficiente passare la notte girati sul fianco o a pancia in giù, infilando una pallina da tennis tra collo e pigiama per evitare di muoversi durante la notte. Dormire sulla schiena oppure tenere un cuscino all’altezza del petto, appoggiandovi sopra le braccia, è invece un toccasana per il dolore alle spalle, mentre la posizione più indicata per i dolori al collo è quella supina, con un cuscino poggiato sotto le spalle.
Ecco l’infografica con le posizioni migliori in base alle aree dove maggiormente sentiamo dolori, contratture e infiammazioni.

Le uova amplificano i benefici delle verdure

Studio americano, fanno 'lievitare' assorbimento nutrienti

Le uova amplificano i benefici delle verdure
Aggiungere di tanto in tanto delle uova all'insalata può fare bene, perche' così aumentano significativamente i nutrienti assorbiti dalle verdure, in particolar modo i carotenoidi, derivati da prodotti come pomodori, lattuga e carote, che agiscono come potenti antiossidanti e contribuiscono a proteggere contro il cancro e le malattie cardiache, oltre a preservare la vista. E' quanto dimostra uno studio della Purdue University, negli Usa.

Lo studio ha coinvolto 16 uomini in salute, che sono stati invitati a consumare tre tipi diversi di insalate: con una base uguale (carote, pomodori, spinaci e lattuga romana e bacche di goji) ma senza uovo, con un uovo e mezzo o tre uova intere strapazzate. Dall'analisi dei dati e' emerso che coloro che avevano mangiato la quantità maggiore di uova hanno registrato un assorbimento dei carotenoidi maggiore da tre a nove volte. I carotenoidi presenti nell'insalata erano il beta-carotene, l'alfa-carotene, il licopene, la luteina e la zeaxantina.

In particolare, lo studio ha dimostrato che tre uova intere hanno contribuito al 10 per cento della luteina totale consumata e il 14 per cento della zeaxantina totale consumata , mentre gli altri tre tipi di carotenoidi secondo gli studiosi sono stati ricavati esclusivamente dall'insalata. "Questo e' un modo - ha spiegato ill professor Wayne Campbell, autore della ricerca - per aumentare il valore nutritivo delle verdure ma anche di ricevere i benefici nutrizionali dei tuorli d'uovo".

domenica 12 aprile 2015

Carciofo: salute e benessere in mille foglie

Aiuta a combattere l’osteoporosi, ma è amico anche di cuore e fegato. Dal dott. Ongaro, esperto in medicina anti-aging e funzionale, proprietà e benefici di quest’ortaggio. 


Nella zona mediterranea, il carciofo è uno degli alimenti più apprezzati fin dall’antichità per le sue sostanze amare, come la cinarina, in grado di favorire la digestione, ma soprattutto di agevolare la formazione della bile e la rimozione di tossine a livello epatico. Aiutare il lavoro del fegato e i processi di detossificazione epatica sono considerate azioni fondamentali, in ottica anti-aging e preventiva, per smaltire le tossine. Nel processare le tossine, il fegato produce delle sostanze intermedie instabili e potenzialmente dannose. La silimarina del carciofo aiuta proprio a tamponare i possibili danni a livello epatico. Ma i benefici di questa pianta non finiscono qui: amica del cuore grazie alla grande presenza di fibra, contribuisce a ridurre il colesterolo cattivo, aiuta a regolare anche la glicemia e favorisce la motilità intestinale. Anche l’azione contro il cancro è stata riconosciuta dalla letteratura scientifica grazie al contenuto in acido folico, una vitamina che regola l’attività di molti enzimi responsabilidella riparazione dei danni a livello del DNA, unito alla presenza di sostanze che inibiscono la proliferazione cellulare.
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Le proprietà dei carciofi si estendono anche alle ossa. Quando si pensa alla prevenzione dell’osteoporosi, ci si concentra quasi sempre su vitamina D e calcio, senza dubbio importanti ma non capaci di garantire da soli una efficace prevenzione della decalcificazione. Infatti, per permettere che il calcio si depositi nelle ossa serve anche la vitamina K1, di cui i carciofi sono ricchi. Alcuni studi, inoltre, indicano che la vitamina K abbia degli effetti protettivi a livello delle cellule cerebrali.
Una panacea per tutti? Non è esatto: chi soffre di calcoli della cistifellea non deve eccedere nell’usare i carciofi perché possono stimolare la produzione di bile e le contrazioni della cistifellea.

L'utilizzo in cucina
Rinunciare a portare in tavola i carciofi perché non sono alimenti molto facili da preparare e consumare, è un errore: il contenuto di nutrienti giustifica qualche piccolo sforzo in più. È vero che i benefici maggiori vengono dalle foglie, ma è possibile sfruttare anche solo la parte interna, detta cuore. Prima di cucinarli, vanno eliminati i gambi e aperte leggermente le foglie con le dita per agevolare la cottura. La polpa delle foglie può essere poi mangiata con le mani scartando, invece, la parte dura della foglia stessa. Con un cucchiaio si può poi mangiare il cuore. Quelli più piccoli possono essere mangiati interi.

Come conservare le loro proprietà anti-aging?
I metodi di cottura migliori sono quelli che alterano poco le caratteristiche del cibo: quindi il vapore o la bollitura. Sono presenti più o meno tutto l’anno, ma la stagione migliore va senza dubbio da marzo a maggio.

lunedì 6 aprile 2015

Vino, arriva il primo Chianti per vegani

Lo produce l'azienda Fattoria Casabianca di Siena, in Toscana. Il nuovo certificato riguarda 8 vini e 400mila bottiglie annue


Ormai non è più solo una moda ma un vero e proprio stile di vita che sempre più persone paiono sposare. Una nuova cultura dell'alimentazione che non ha confini. Arriva, infatti, anche il primo vino per vegani.
E' il Chianti vegan certificato, prodotto dalla Fattoria Casabianca di Siena.
Una novità nel panorama enologico nazionale e un'innovazione per l'azienda vitivinicola che adesso affianca alla conduzione biologica anche la certificazione vegana, risultato di una continua attenzione ai processi produttivi del vino, dalla vigna alla cantina. "I nostri vini espressione del territorio grazie all'agricoltura biologica hanno da oggi, oltre ad una certificazione, quella di origine, Docg e Igt, quella vegana", spiega Alberto Cenni, amministratore di Fattoria Casabianca.
Quest'ultima è stata rilasciata dopo un complesso iter procedurale che ha portato a tracciare ogni passaggio dall'uva fino alla bottiglia dalla Csqa di Vicenza, azienda leader nelle certificazioni della tipicità e qualità dei prodotti agroalimentari ed enologici.
L'innovazione vegan si inserisce nella volontà di Fattoria Casabianca di realizzare un'azienda sostenibile e biologica in un angolo autentico e affascinante della zona di produzione del Chianti Colli Senesi, in una fattoria che trova i confini naturali dei suoi 654 ettari tra i fiumi Ombrone e Merse: è qui che i vigneti si inseriscono con la loro delicata armonia in uno scenario naturale che evoca luoghi antichi e senza tempo.
"La simbiosi con il territorio fa parte della nostra filosofia imprenditoriale, siamo stati dei pionieri quando, oltre trent'anni fa ristrutturammo i casolari del 1200 nel pieno rispetto della storia e dell'ambiente per realizzare l'agriturismo, lo vogliamo essere oggi puntando sulla certificazione vegan", racconta Alberto Cenni.
Così la scelta di iniziare a produrre un Chianti vegan si è rivelata quasi come una conseguenza naturale per Fattoria Casabianca: "La missione aziendale è quella di essere biologici, sostenibili e a ciclo chiuso in questa ottica la certificazione vegan è un percorso naturale e imprescindibile ma per ricevere il 'bollino' vegan abbiamo dovuto rivedere alcune fasi della produzione. Per avere la certificazione bisogna fornire la garanzia che il nostro è un vino con la totale assenza di prodotti di origine animale impiegati in tutto il ciclo produttivo - spiega Giacomo Sensi, agronomo di Fattoria Casabianca e vegetariano -. Abbiamo sostituito tutti i prodotti di origine animale ed i loro derivati, sia per la cura dei vigneti sia nelle cantine così come nel packaging finale del prodotto, compresi i materiali per l'imbottigliamento, la colla per le etichette fino al nastro adesivo con cui si chiudono i cartoni. Essere vegan - aggiunge - valorizza i vini perché minori input chimici utilizzi in cantina e più viene fuori il territorio".
"Dal punto di vista imprenditoriale si è trattato di compiere uno sforzo soprattutto di conoscenza: abbiamo dovuto rimettere in discussione tutto il procedimento di produzione del vino per rispettare il disciplinare vegan. Una sfida che finora in pochi hanno colto in Italia ma che siamo convinti farà crescere i nostri vini", dice ancora Alberto Cenni.
La certificazione vegan, a partire dalla vendemmia 2014 riguarda l'intera linea di vini di Fattoria Casabianca formata da Chianti Colli Senesi Docg, di cui fanno parte una base e due Riserve, e Igt, costituita da due bianchi, un rosato e due rossi, per una produzione di circa 400 mila bottiglie l'anno, tutte rigorosamente cruelty free. La nuova certificazione non influirà sul prezzo delle bottiglie: "Il nostro obiettivo è sempre stato quello di imbottigliare vini ottimi, rispettosi del terroir a un prezzo contenuto", conclude Alberto Cenni.
Le nuove etichette dei vini di Fattoria Casabianca con il bollino vegan saranno protagoniste al ProWein in programma a Dusseldorf dal 15 al 17 marzo 2015 e successivamente al Vinitaly di Verona in programma dal 22 al 25 marzo 2015.
L'azienda vitivincola e agrituristica Casabianca è presente nel territorio dagli anni '60, con 654 ettari. La proprietà, la famiglia Cenni, è personalmente impegnata in tutti gli aspetti della conduzione aziendale. Dal 1997 inizia un grande lavoro di ristrutturazione dei vigneti, che porta ad una ottimizzazione delle superfici vitate e a una selezione clonale dei vitigni. I vigneti coprono 70 ettari, di questi il Sangiovese (con il biotipo Sangiovese Grosso) fa da padrone ma ottimi risultati sono stati ottenuti anche con il Canaiolo, Cabernet Sauvignon, Colorino, e Merlot. Recentemente impiantato anche il Vermentino. I differenti microclimi presenti nella grande estensione della Tenuta, hanno permesso l'accurata scelta di ogni tipologia di vitigno. Stessa attenzione nella ristrutturazione anche della cantina, dotata di tutte le più moderne tecnologie, che permettono di seguire e monitorare tutte le fasi della lavorazione. Staff tecnico giovane con valide esperienze internazionali, sia per la vigna che per la cantina, coordinato da Giacomo Sensi con la collaborazione dell'Enologo Valentino Ciarla e dell'agronomo Ruggero Mazzilli. Inoltre Fattoria Casabianca produce con la stessa cura Olio Extravergine di Oliva Dop Terre di Siena, dalla coltivazione di Frantoio, Leccino e Moraiolo. Casabianca dopo alcuni anni di sperimentazione ha intrapreso il suo percorso di conversione al biologico, pratica in cui la Fattoria crede fermamente per esprimere ancora meglio un "terroir" unico e affascinante.
cheesecake vegan ricette
Diciamo arrivederci all'inverno con una torta tipo cheesecake, in versione vegan. Esistono numerose varianti della cheesecake vegan. Alcune torte vengono preparate con il tofu, altre con una crema di anacardi in sostituzione del formaggio presente nella ricetta tradizionale, altre con le mandorle.
Così anche chi è vegan o intollerante al lattosio potrà gustare una torta fredda simile alla cheesecake. Ecco una raccolta di 10 ricette per preparare in casa la vostra cheesecake senza formaggio e senza uova in versione vegan (alcuni la chiamano "uncheesecake", "cheesecake" o "vegancake").
Per la base delle vostre cheesecake vegan potrete usare dei biscotti secchi fatti in casa.
Cheesecake vegan allo zenzero e frutti di bosco
Zenzero e frutti di bosco, ecco un abbinamento di sapori speciale per la vostra cheesecake in versione vegan. Potrete decidere dei preparare un'unica torta o delle mini cheesecake da guarnire con i frutti di bosco.