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martedì 24 febbraio 2015

Chi mangia “alla mediterranea” sta meglio e si allunga la vita

 

La “Cucina del Senza”, priva di sale e zucchero aggiunti, permette di riscoprire i gusti naturali con grandi vantaggi per la salute. Un congresso a Venezia
VENEZIA – “Gli scienziati hanno ampiamente dimostrato che siamo ciò che mangiamo – dice Michele Carruba, fondatore della Società Italiana di Alimentazione e Sport e presidente della Commissione Alimentazione Stili di Vita e Salute del Ministero della Salute -. Cardiopatie, ictus, diabete e alcuni tumori dipendono spesso dall’alimentazione e dal nostro stile di vita”.
Ma non solo. “Mangiare poco e bene aiuta a prolungare la vita”, sostiene da sempre il professor Umberto Veronesi. E lo hanno messo in evidenza, in una sperimentazione sui ratti, alcuni ricercatori dell’Università del Sud dell’Illinois con un lavoro pubblicato su “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
E’ indubbio che la durata e la qualità della vita dipendono in gran parte dai geni, ma sappiamo anche che numerosi fattori ambientali come l’inquinamento e l’alimentazione possono incidere pesantemente, modulando l’azione dei geni, attivandoli o disattivandoli. Chi esagera col cibo diventa resistente all’azione dell’insulina (l’ormone che serve per utilizzare gli zuccheri contenuti negli alimenti), rischia quindi di ammalarsi di diabete, senza contare che va in sovrappeso, aumentando il rischio cardiaco. Mangiare sano, vario e non esageratamente è quindi fondamentale.

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